Troppi trofei e poche verità

Non  mi sento né confusa, né sicura. Penso sempre di essere arrivata a capire che la qualità deve fare parte della mia vita, ma è un obiettivo che tradisco ogni santo giorno.

Eppure ci tengo a far le cose per bene, sono sistematica, non scaramantica, viziata dalla pancia più che dalla testa, ma che di fondo è sempre padrona.

Mi perdo nelle vite degli altri, forzata dal maledetto vizio di volere ascoltare, osservarne la mimica, capire quanta falsità si cela in uno sguardo diretto.

Siamo autorizzati ad essere cinici? Non lo so, ma lo siamo. Lo sono, anche se non troppo convinta ma, o per pigrizia o per miei limiti mentali, non so in quale altro scomparto mettere un atteggiamento che oscuri la fragilità.

Troppi trofei e poche verità. Che ti rendono determinata, il bersaglio facile e comodo di chi non si vuole scomodare a mettersi in gioco con te, con me, con tutti.
Troppe chiacchiere che lasciano il vuoto, spingono in direzioni così sbagliate. Ma me ne faccio una ragione, ci penso poco ma così spesso.

Cerco un argomento che mi accenda, so che lo troverò. Ma non è così importante raggiungerlo, così incostante per esserne soddisfatta, lo getterei via dopo pochi minuti.

E ti affidi ai ricordi del passato, non sempre fiero ma certo, perché nella tua vita già c’è stato.
Pessimo errore, che ti fa sbattere contro il tuo futuro, senza riconoscere la tua nuova giusta occasione.

Non sopporto i bugiardi seriali. Che poi diventano ovvi e scontati, perché nel frattempo ho fatto a tempo ad assimilare il cambio d’espressione del viso, che precede l’ennesima non verità.
Perché? Cosa vi costringe a darmi una bugia, se non vi ho chiesto né un respiro né un battito.
Mi disfo di ogni possibile catena, non sopporto alcun gioiello regalato che sta a prendere polvere in qualche angolo della mia camera.
Mi spavento alla vista di un mazzo di fiori, steli e petali che nascondono la ricerca di un sentimento che non potrò ricambiare.
Soffoco sbadigli di fronte alla consuetudine, che mi leva l’ossigeno, che mi fa prendere per mano borsa e sciarpa ed allontanarmi alla svelta.

Non tradite mai un mio sorriso, non usate strategie con me, bloccate la vostra solitudine perché non potrò mai succhiarvela.

trovane una che

25 pensieri riguardo “Troppi trofei e poche verità

    1. per la serie bastava quella, senza che perdessi tempo a scrivere?
      tu mi devi, non uno, ma due negroni come minimo -_-

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  1. il cinismo è forse la corrente filosofica che più si avvicina alla verità, oltre al sofismo, la gente racconta bugie perché ha finito il mascara o le lamette per la barba, passami la metafora, in troppi sguazzano nelle balle giustificative nonostante non ci sia niente da giustificare.
    Bella la foto ma occorre contestualizzarla.

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    1. In teoria è contestualizzata alla mia maniera
      Ed è comunque di facile comprensione.

      Dicono a me che sono fin troppo cinica. Ma onestamente non ho idea di cosa sono, ho troppa fretta di andare, il punto è capire quel dove che cambio ogni giorno.

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    2. non mi riferivo a te, dicevo in generale, contestualizzare il concetto espresso nella foto significa plasmarlo alla momentanea esigenza, questo vale per maschi e femmine.

      se sei cinica in qualche modo sei “blindata”, sul resto… non c’è scadenza per individuare direttrici, a dirla tutta non è nemmeno indispensabile trovarle.

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  2. Che poi mi piacerebbe capire sempre più come funziona la testa di un uomo.
    Mi riferisco alla foto, perché sembra che cerchino la testa, ma invece puntano (quasi) sempre ad altro

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    1. appunto, è per questo che bisogna contestualizzare, anche le attempate europee e americane che praticano turismo sessuale in Jamaica, Kenya o Brasile se ne fregano del cervello degli aitanti virgulti. Uomini e donne hanno le stesse pulsioni ma si parla solo di quelle maschili, fa più politically correct 😀
      I maschietti perennemente ingrifati e le femminucce in perenne emicrania è roba da barzellette, la realtà ci narra il contrario, soprattutto negli “anta”.

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    2. hai ragione
      ma io non volevo divagare sull’indefessa pratica sessuale, generalizzando.
      E’ chiaro che se uomo o donna si approcciano a patti chiari, non esiste nessun problema, tanto meno la foto.

      E ti do atto, anche, che passata una certa età ci son donne over anta più maiale di un uomo.
      Ma non tutte, la maggioranza hanno paura e se la svignano appena l’uomo ci sta, per una botta e via.
      Perché si offendono, non volendo passare per delle zoccole (ma lo vorrebbero) per paura del malpensare

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    3. Contestualizzo, a modo mio:
      di fighe ne ho già viste parecchie, alla mia età (e come dico spesso, ho avuto molte mogli ma solo due sposate con me), quindi se sto bene con la mia donna non vado più a rovinare un bel rapporto per l’ennesima scopata.

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    4. rispondo, ma premetto che nella mia risposta non c’è nulla di personale.

      “non vado più a rovinare un bel rapporto per l’ennesima scopata”.. mi verrebbe da dire: “le ultime parole famose”, ma poi rileggo e balza quel “bel”.

      hai ragione, ma allora mi chiedo quanti ‘brutti’ rapporti di coppia ci sono in giro 😉

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  3. Hai scritto in paio di frasi che vorrei aver scritto io….

    Si te lo dico quali sono spetta!

    – Pessimo errore, che ti fa sbattere contro il tuo futuro, senza riconoscere la tua nuova giusta occasione.

    – Non tradite mai un mio sorriso, non usate strategie con me, bloccate la vostra solitudine perché non potrò mai succhiarvela.

    Ti adoro

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    1. Eh ma perché sono cose che ci accomunano tutti.
      Poi diciamocelo, abbiamo una discreta dose di esperienza alle spalle, che ci rende più lucide nell’analizzare la situazione.
      Ma per fortuna che poi faccio un po’ come mi pare, la ragione la lascio a casa (non sempre) e respiro

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  4. “Che poi mi piacerebbe capire sempre più come funziona la testa di un uomo.
    Mi riferisco alla foto, perché sembra che cerchino la testa, ma invece puntano (quasi) sempre ad altro.”

    Non è difficile, in fondo. Basta saperci lasciare andare. E per lasciare andare non intendo a ficcare il naso nelle tette o il pisello tra le cosce altrui.

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    1. No scusa, mi sovviene ora che tu scrivi su un altro blog e non da me ..

      Comunque, ho gettato la spugna da tempo sul capire la testa di un uomo. Ma per limite mio, sia chiaro e chissà quali e quante cose belle mi sono persa
      Oppure sono stata fortunata

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    2. C’è qualcosa che non quaglia: da che mondo è mondo i maschi sono semplici e le femmine complicata mente incomprensibili.
      Mi sono perso qualche cosa?

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  5. Io veramente tutte queste donne che si indignano difronte all’esplicita proposta di congressi carnali , per timore di essere considerate zoccole , non le vedo. Al contrario ne vedo parecchie che fanno esplicita mostra della propria disponibilità, salvo poi offendersi quando scoprono che lui voleva farsi solo una scopata mentre loro speravano in qualcosa di più.

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  6. Stavo commentando ma è sparito al momento di inviare… dicevo che io veramente tutte queste donne che si indignano difronte a esplicite proposte di congressi carnali, per timore di essere giudicate zoccole, non le vedo. Viceversa ne vedo parecchie che fanno esplicita mostra della propria disponibilità, salvo poi offendersi quando scoprono che lui voleva solo farsi una scopata mentre loro speravano in qualcosa d’altro

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    1. Non era sparito, ma essendo la prima volta che commentavi, va automaticamente in moderazione 🙂
      Sì, ci sono anche le donne come lei hai descritte tu.
      Dipende sempre, per me, come sono ‘partiti, gli approcci: difficile interpretare male l’intenzione (in questo caso si parla di mera trombata). Eppure qualcuna scivola nel sentimento, ingannandosi da sola.

      Quello che volevo dire io: ci sono (ne conosco) di donne che fanno la faccia scandalizzata se un uomo, in modo esplicito, propone una botta e via. Cercano di tirarsela un po’, perché di passare da zoccola, che apre più che volentieri le gambe, sia mai che succeda.
      Quando, invece, la scopata estemporanea la volevano.

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