Evitate la panacea

Rido, no sorrido. Perché mi accorgo che apro questo blog solo quando fa bisogno a me. L’ultima volta un anno fa. E niente, si vede proprio che io amo il freddo e che l’estate non fa per me.

Sarà sta altalena di meteo, un giorno caldo africano e la notte dopo che devo tirar su il lenzuolo per non sentire freddo ai piedi. Sarà che il caldo mi da’ noia e io divento lamentosa. E per non sentire la pesantezza lascio che la mia testa vada a rincorrere sogni. L’ultimo espresso a viva voce: “voglio andare vivere nel nord dell’Europa’.

Lì dove il sole ti accarrezza il viso senza fastidio, lì dove le nuvole si mettono in coda alle miei giornate ‘no’. Lì dove vorrei stare bene. Punto.

Rewind

Qualche giorno fa ho rivisto una persona che non vedevo da anni. “Sei più moderata”. Così mi ha detto e non mi sono posta il pensiero di chiederle il perché di una frase del genere.

Non sono per nulla più moderata. Sono sempre io. La solita. Che però si lascia andar meno nelle esternazioni, specie se provocata. Qualcosa nel tempo ho imparato: che apri bocca, voglia o non voglia, quello che si dice o viene strumentalizzato, oppure riportato male. Non sopporto il ‘sentito dire’. Voglio essere io la padrona delle mie parole verso qualcuno. Punto.

Bene, finora ho tergiversato. Potrei ora scrivere davvero quello che mi passa per la mente. Ma l’effetto che mi da’ sto foglio elettronico bianco è lo stesso che provai 12 anni fa. Quando vide la luce il mio primo blog: testimone unico di un grande passaggio della mia vita. Grazie a quel blog, credo, ho risparmiato i soldi di un terapeuta. Avrò fatto bene? Avrò fatto male? Boh.

Stavo riflettendo. Vorrei tanto scrivere un qualcosa. Non per me. Ma per gli altri: per evitare loro di fare le cretinate chi ho fatto. Le paure e le arrabbiature che ho vissuto. Le inculate che mi sono presa. Vorrei tanto, ma ancora non ho il coraggio totale di scrivere nero su bianco quanto cretina posso essere. Perché anche se lo so, non è che mi miglioro per il futuro: ci arrivo solo forse un pelo più preparata a certe situazione potenzialmente deleterie.

Quindi

Posso solo dirvi un paio di cose.

  1. se avete dei pensieri, situazioni che non vi portano alla felicità: evitate il fai da te, fatevi affiancare da uno bravo (ma non fategli la villa con piscina)
  2. se avete stessi pensieri e situazioni come al punto 1: adottate il ‘codice del silenzio’ con certe persone che non hanno alcun interesse a sentire i vostri discorsi.

Evitate insomma di farvi dire che siete dei rompicoglioni. Evitate di sprecare energie con persone che pensano solo a se stesse. Evitate di credere alle bugie. Evitate di essere la panacea dei mali altrui.

Evitate, evitate. E ancora evitate.

5 pensieri riguardo “Evitate la panacea

  1. “Boh” …. 5 euro per i diritti.
    Carina l’idea del manuale “Guida intergallatica… ” non saprei come intitolaarla (ma non so perchè mi è venuto in mente “Guida intergalattica per autostoppisti”), credo verrebbe fuori una bella cosa.

    ” Evitate di essere la panacea dei mali altrui.” sta frase è da tatuaggio.

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    1. Potremo scrivere sta guida a 4 mani: con le nostre reciproche esperienze ne verrebbe fuori una cosa carina. Tu col tuo linguaggio terra terra, popolano e io… boh 😉
      Comunque, perché ti svilisci così? 5 euri sarebbero pochi: io chiederei una cambiale in protesto 😉

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