Fate piano, state camminando sui miei sogni

Fare l’amore, cercare l’amore. Fare sesso e non cercare con chi farlo.
Lavorare, crescere, vivere e ancora allungare l’occhio sull’altro sesso.
Ma in che modo?

Ogni giorno che passa mi allontano sempre più dall’ideale dell’amore. Mi sto tarando sul concetto che l’uomo che approccia lo faccia per secondi fini. Osservo, ascolto e soppeso.
Resta un mistero la mente maschile, che si palesa in svariate situazioni. Da quello che ha appena caricato la ‘sua lei’ sul treno e sta già al telefono a chiedermi di uscire. Da quello che ha ancora sui baffi il miele della luna e mi manda un messaggio ‘quando ci vediamo’. O il tipo che aspetta d’essere fuori dal mirino della moglie, per cercare di riportare in auge il suo ego maschile “amore, tesoro solo con te riesco ad essere me stesso”. Amore, tesoro, cucciola .. epiteti che ascolto come ingiurie. Non a me, ma al sentimento vero.

E allora, cosa cerca l’uomo? Cosa passa nella sua testolina? Che gli succede al giorno d’oggi? Ho provato a capirlo, ho preso quello che potrebbe essere un ‘due di picche’, per la serie ‘fatti i fatti tuoi’. Ma sono troppo curiosa di capire cosa succede nell’altra metà del cielo.

Per avere una risposta, necessita una domanda. Quindi ho chiesto, ad un soggetto maschile. Non è un’indagine questa, quindi a nulla serve riportare età, peso, stato civile  o quant’altro.  Per comodità lo chiamo Gin.

(Lap) tu, come uomo, come ti descrive nei confronti dell’amore? cinico, disilluso o uno che crede alla storia della sua vita?
(Gin) Secondo te la vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio ?Uno che crede alla storia della sua vita? Che vuol dire?

Il primo campanello, che mi ha fatto capire che col mio test non avrei parato da nessuna parte. Rispondere ad una domanda con un’altra domanda: siamo sulla strada dell’elusione. Ma ho glissato e continuato.

(Lap) che non sei un disilluso, che pensi la vita sia  fatta costruendo una storia o relazione ovvero sia, nella tua visione di uomo: ti basti così o senti che ti manca l’altra metà?
(Gin) Posso rispondere con una citazione ?

C’è chi pesca dalle canzoni e dalle citazioni e chi, quelli che a me piacciono di più, attingono dai propri pensieri.

(Lap) sentiamo la citazione
(Gin) L’amore è l’arte più difficile. E scrivere, danzare, comporre, dipingere, sono la stessa cosa che amare. Funambolismi. La cosa più difficile è avanzare senza cadere. Maxence Fermine, Neve, 1999

Ho sbuffato alla citazione. Per me vuol dire tutto e niente, ma è scattato in me quella sorta di “mi prendi per il culo? E io insisto”. So che dovevo troncare, ma ho continuato, pur sapendo di ricavarne poco .

(Lap) e tu ti senti artista?
(Gin) No. Un funambolo. In tutto in realtà. Mi piace stare sul filo

Lo scuseranno generazioni di funamboli, che hanno dedicato la loro vita a quella che è un arte. Ma ascoltiamo il resto della spiegazione

(Gin) Artista è troppo generico. E non sono un artista nell’amore nel significato che i più danno al concetto di artista. Il funambolo mette in preventivo la caduta Altri artisti se ne stanno comodi sullo scrittoio o sulla tela. Non temono di cadere.  E hanno una visione distaccata … il funambolo ci sta dentro.
(Lap) ti piace il rischio?

(Gin) Certo. Che gusto c’è sennò ? 

Non sopporto quando le persone cercano di portarmi via dal mio obiettivo. Perché poi ci sono persone che sanno che ci sguazzo nei giochetti mentali. Quindi.

(Lap) per rispondere alla mia iniziale domanda: credi nell’amore?

(Gin) Posso rispondere solo quando arriverò dall’altra parte della fune. Se mai ci arriverò. Resta qualcosa di ignoto. E non credo a ciò che non vedo. E non sento

L’allegra conversazione ha retto qualche altro minuto, ma non ha portato altro che potesse servirmi.

Di tutta la chiacchierata mi è rimasto il concetto di fune. E se un giorno si spezzasse? Mi sono chiesta se per davvero l’amore possa essere una fune. Lascio Gin ai suoi allenamenti con la fune.

E mi chiedo: cosa spaventa l’uomo? E’ colpa della donna, troppo forte, troppo emancipata? Che il ruolo della ‘mammina’ non lo vuole recitare, nei confronti di quell’uomo che dovrebbe essere la sua roccia e non il suo bambino?

L’uomo, credo, cerca la stabilità. Ma chi non la cerca. Vorrei al mio fianco un uomo che non abbia paura di me. Della mia personalità, dei miei spazi personali, dei miei silenzi. Vorrei al mio fianco un uomo che sappia arrangiarsi, che non crolli al primo scossone.

Poi esco, mi guardo attorno e vedo una rappresentanza del mondo femminile che mi fa storcere il naso. Troppo aggressive, moleste con l’educazione stessa. Non mi vedo in quella fetta di donne. Fighe da paura di fuori, ma vuote dentro. Più il capello è tirato e l’occhio è truccato, più la loro figa è di legno.
Guardo poi la rappresentanza maschile: la vedo succube dell’essere femminile. Tutto giro attorno al volere di ‘lei’. Vedo uomini che tremano leggermente se perdono quell’attimo di attenzione che si erano conquistano dalla tipa.
Stanno lì ad attendere il nuovo cenno. Li guardo e li vedo sperduti, come fossero in mezzo ad un deserto in cerca di un’oasi, con la paura di morire.

E infine guardo me stessa. Sogno l’amore, mai ad occhi aperti e alle persone che si avvicinano a me, voglio dire: “Fate piano, state camminando sui miei sogni”.

Lap

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8 pensieri riguardo “Fate piano, state camminando sui miei sogni

  1. Oh mi devi dire dove sta tutti sti uomini che muoiono e si fan “succubare” dalle donne, che tremano in attesa di un gesto di lei dove sono, perchè dalle mie parti non li trovo 😛 ma trovo l’esatto opposto

    Glisso su Gin, ho un’età in cui alla risposta che era un funambolo, gli avrei detto passami la tua corda che ti impicco.

    La mia è tutta acidità doc 😉

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    1. sister ma che ne so io :p
      Però li vedo, a volte li conosco questi uomini che aspettano sto gesto di lei.
      Fanno i duri, quelli che non chiedono (o vorrebbero chiedere) mai ..e poi crollano.
      E se non li caghi una volta di più, fanno pure gli offesi.
      Amen 🙂

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  2. hai trattato l’argomento analizzandolo nei minimi particolari e dandoti anche delle risposte che molto spesso sono implicite nel comortamento maschile ma anche femminile. Cercare l’amore ovvero l’altra metà, è un’ambizione naturale, umana….il problema è riuscire a trovarla nel caos che descrivi…
    Ricordo sempre un vecchio film del grande Vittorio De Sica “gli uomini che mascalzoni” che la dice tutta sull’uomo cosiddetto “cacciatore”….sull’altro versante c’è il mondo femminile che si propone ostinatamente nel modo che hai descritto ma come in tutte le cose ci sono sempre le eccezioni ed in queste potrai trovare quello che cerchi.
    un caro saluto

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    1. Generalizzo per esprimere un concetto, che poi vivo di mio. Ovvero cerco di partire dalla visione generale, per poi zoomare sul mio modo di intendere.
      Il caos lo vivo, a volte lo creo.
      Ma sto imparando (o cerco di farlo) a dire in anticipo chi sono e cosa voglio.
      Spesso non vengo creduta. Poi si ricredono, certi non con immensa felicità.
      Un abbraccio a te

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  3. “Vorrei al mio fianco un uomo che non abbia paura di me. Della mia personalità, dei miei spazi personali, dei miei silenzi. Vorrei al mio fianco un uomo che sappia arrangiarsi, che non crolli al primo scossone”

    Mi soffermo su queste parole perché le riconosco..ovvero le sento mie
    Devi sapere che ho lavorato, lottato, preteso (detto così pare di essere andata in guerra, ma un po’ lo è stato) un rapporto che non mettesse in crisi il mio equilibrio.
    Dopo anni di assenza d’aria, gelosie, mancanza di libertà, rivalità perché non accettava la mia personalità determinata, finalmente oggi posso dire che la persona che mi sta a fianco da tanti anni è cambiata
    Non ti nego che abbiamo passato tanti momenti di crisi dove l’avrei mandato a quel paese ma i figli mi hanno frenata. Oggi siamo sereni, ci capiamo, rispettiamo i nostri spazi e posso dire che il nostro rapporto è maturato
    Insomma occorre pazienza e fiducia…spesso molto tempo

    Ciao Paola!

    Ps poi ci sono gli uomini cacciatori con la fede al dito …ecco..stendo un velo pietoso perchè sono ridicoli, li scanso e mi fanno sorridere
    Poveretti!!

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    1. Diversamente da te, ho lottato per la mia indipendenza. Sola, ma me stessa.
      Forse potevo battermi, anzi sicuramente. I miei detrattori dicono che abbia scelto la strada più facile, ma ho smesso di spiegare loro che non è stato così.

      Quelli con la fede al dito, in termine di cacciatori, sono quelli che smontano il mio concetto di uomo.

      Un abbraccio grande

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    1. Questo sì. Ma io sono fin troppo curiosa di capire. Poi dipende sempre il target del soggetto.
      Ma di fondo poche volte trovo sincerità nelle risposte. E ci sta. Nessuno è obbligato a rispondere.
      Mi fanno sicuramente più specie quelli che, necessariamente, devono raccontarmela

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