Vostro Onore, siamo tutti innocenti

Quando si fa qualcosa di male (pur avendone coscienza) alla fine ci auto assolviamo.
Parlo ovviamente dei micro reati personali che si perpetrano quotidianamente.
Quindi chiamata in causa, so che posso percorrere il corridoio di un’aula qualunque: può essere la tua vita, quella dell’amica, del conoscente di turno..
Lo farò zitta zitta, a testa alta, sguardo serio  e rotelle del cervello che lavorano accumulando straordinari.

Solo il rumore dei passi.

Ma non con lui, che mi conosce come pochi possono..
(lui)sei in piena sfida con te stessa
(io) non so, ora come ora forse si
si pranza assieme, mi passa una fetta di pane e quando io la prendo, lui la stringe e così si spezza..
(lui) stai mettendo in campo il lato peggiore che potevi assorbire da tuo papà
uno schiaffo al viso mi avrebbe fatto meno male
(io) no, sai che non voglio esser così
(lui) ma sei oltre a lui, lui coi paraocchi, tu no
(io) non posso cambiare nulla e lo sai
(lui) e nulla dobbiamo cambiare, io sto bene ora così, anche se a volte pensarti mi monta la rabbia
(io) lasciamo stare occhei?
(lui) c’è il dolce se vuoi
certo che lo voglio e mi conosce così troppo bene che è inutile che finga e lo mangio, soddisfatta.

Lui sarà l’unica persona (credo) al quale mi concederò di chinare un po’ il capo, perché nemmeno io posso dimenticare
(lui) ma mi vuoi ancora bene?
(io) mai ho smesso di volertene e lo sai
è il motivo per cui ho girato al largo da te, anche quando avevo paura e tu potevi aiutarmi.

Paradossalmente lui mi ha fatto capire che molte cose, successe “dopo lui”, sono imputabili a me: alla mia smania di essere, di correre, di assimilare, di pretendere troppo.
Ma su un punto mi ha sempre dato man forte: il mio lavoro. (lui) “sei tagliata a fare tutto quello che vuoi nella vita”
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Ma la soddisfazione a volte non mi basta: annuso il di più e lo inseguo.
Mi guida la sensazione, quella che mi fa avere la certezza di una soluzione che metta i brividi.
Finora Intuito m’ha guidata bene.
La paura mia più grande? Perdere sto fiuto e la capacità che ho di assimilare gli stati d’animo delle persone.
Perché maggior parte delle volte, la soluzione me la offre la contro parte: leggo il suo comportamento e capisco cosa vuole.

E capisco cosa posso ottenere. Altra mia paura grande: e se tutti questo un giorno non mi bastasse?
Mi resterebbe solo il rumore dei miei passi.

 

11 pensieri riguardo “Vostro Onore, siamo tutti innocenti

  1. Cercare il di più è stato (forse) il mio guaio peggiore …ma mi ci sono messo d’impegno, e piano piano sto cambiando prospettiva. L’inquietudine va bene a 30 anni, quando ti avvicini ai 60 rischia di trasformarsi in regressione all’immaturità.
    A mio avviso…

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    1. morirò inquieta, non ci sarà altra fine per me
      fatico vedermi ‘ferma’, ma non penso sia una questione di immaturità regressa.
      è che non ci penso, tutto qua

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  2. Non ti leggo serena.
    Stai litigando con te stessa in cerca di qualcosa che tarderà ad arrivare
    Un tempo ero come te
    Non è stato un bel periodo mi sentivo fragile anche se volevo mostrare il contrario.
    Ama prima te stessa..e l inquietudine lasciala volare via.

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    1. litigo sempre con me, è prerogativa: per non farlo con gli altri, restandone delusa
      devo solo darmi cinque minuti, per dirmi che ho un passato non male

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  3. Il fiuto non lo perdi, è tuo. Punto
    certo a volte ci possiamo distrarre da altri effluvi intorno e “perdiamo” il fiuto per qualche istante. E’ l’unica cosa a cui (dal mio punto di vista Sister <3, sia ben chiaro) devi star attenta. ma esser sincera è un consiglio di cui tu non hai bisogno 😉

    Per il "resto", per quell'inquietudine che sembra ti accompagni costantemente e a volte sembra addirittura tu sia fatta (ma non lo sei, sempre dal mio microscopico punto di vista eh!) di quello, è una cosa che a un certo punto abbandonerai. Quando smetterai di dirti alcune cose, o meglio quando smetterai di puntare il dito indice su te stessa…

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    1. ci sono certi ‘letamai su due zampe’, dai quali me ne guardo bene :p

      non riesco stare ferma nemmeno quando dormo, con la testa intendo. E di giorno è peggio, ma sarà come dici tu, prima o poi la smetterò.

      non è che mi punto il dito contro, non lo punto agli altri, per non dare troppa soddisfazione: tutto qua sister 😛

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  4. (lui) stai mettendo in campo il lato peggiore che potevi assorbire da tuo papà…

    fossi donna non potrei mai avere un qualsivoglia rapporto con uomo che si permette una simile affermazione

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    1. è l’ABC della psicologia, la strada più efficace (anche la più subdola) per destabilizzare una persona, è proprio accusarla di riproporre le negatività genitoriali, cosa che mette in moto meccanismi devastanti.

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    2. Non mi intendo di psicologia.
      Conosco bene ‘lui’ è la sua non era un’accusa. Ma la storia sarebbe lunga, è passato

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